African Escape - La storia
- Come molte avventure di quegli anni, anche African Escape non brilla certo
per la bellezza e la coerenza della storia. Il tutto, aggravato dalla mancanza
di "memoria" (ricordiamo che il VIC20 poteva contare sulla bellezza di 3.5 Kb
di memoria!), concorre a fare di "African Escape" un gioco di modesta qualità.
- E' interessante osservare che il gioco ha subito due edizioni, nel 1982
(che è la edizione su cui ci si è basati principalmente pr il porting) e nel
1983.
- La edizione del 1982, (http://www.gamebase64.com/game.php?id=10760&d=18&h=0)
per Vic 20, è più breve ma costituisce la ossatura sostanziale della storia.
Che è, semplicemente, delirante. Ci si ritrova nel deserto, con i rottami del
nostro aereo precipitato, si giunge in una oasi, poi veniamo catturati dagli
indigeni, scappiamo in un modo assurdo, arriviamo in un improbabile villaggio
africano dove troviamo una barchetta che ripariamo per tornare a casa.
L'autore non fa una piega e, probabilmente, non si rende neanche conto della
palese assurdità della storia, ma tant'è. I veri avventurieri si accontentano
di poco, vero?
- La edizione del 1983, per C64 (http://www.gamebase64.com/game.php?id=10761&d=18&h=0),
che Bruce Robinson firma con Alan Stankiewicz sembra essere più curata. Inizia
nell'aereo che sta precipitando ed in cui dobbiamo trovare il paracadute e
lanciarci, presentando inquietanti analogie con il nostro "Avventura nel
castello". Appena atterrati, l'avventura riprende come quella dell'anno
precedente. Tuttavia, purtroppo, la versione del 1983 è buggata e non si riesce a
completare.
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