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Giochi: Old West 1: Pecos Town

Autore(i)GenereAnnoPiattaformaSviluppato in
Tommaso CaldarolaWestern2001Z-CodeInform6

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Trama

Nella piccola e tranquilla cittadina di Pecos Town fa molto caldo, la tua figlioletta gioca con l’altalena, decidi di andare al Saloon a bere un drink.
Prima di uscire prendi la pistola…

Premi e Riconoscimenti

Recensioni

max torredifuoco (20/07/2007) : Ecco le mie impressioni come promesso. mi e’ piaciuto ma ho alcune “lamentele”.

I pregi: buona l’atmosfera ad es. il saloon che ricorda il bar della periferia in cui abito. 8) inoltre mi piace il fatto che l’interazione sia centrata sui personaggi piuttosto che sugli oggetti. si usa poco la pistola e si spara men che meno: bello. per un western questo e’ un buon risultato, sarebbe stato facile scrivere un pezzo dove le pallottole risolvono i problemi.

i difetti: mancano alcuni verbi e sinonimi che dovresti implementare. inoltre spesso non introduci a dovere enigmi e obiettivi! probabilmente e’ una tua abitudine, forse preferisci “non suggerire” al giocatore che deve smazzarsi tutto il lavoro e i ragionamenti da solo, pero’ cosi’ rischi che il poveraccio si blocchi. io mi sono bloccato anche in Schizo e Uno Zombie a Deadville. forse sono io che non colgo ma sarebbe meglio qualche allusione in piu’, magari in punto di morte (ad es. in occasione della rapina in banca). un ultimo appunto: josh non mi si presenta ed e’ difficile da distinguere dai messaggi d’atmosfera che compaiono di tanto in tanto. se non avessi letto i vecchi post e senza il tuo aiuto sarei ancora piantato.

Andrea Rezzonico : “Old West, croce e delizia”

Che il vecchio west non fosse un posto tranquillo lo sapevamo già. Lo stesso aggettivo “Far” (selvaggio) quando si parla di “Far West” ce lo conferma. Ma un ulteriore conferma ci arriva da “Old West - episodio I”, avventura testuale di Tommaso Caldarola. In quest’avventura indossiamo i panni di Pecos Bill, e i guai iniziano semplicemente varcando la soglia della nostra disordinatissima casa. Dei banditi ci si parano davanti e, dopo un breve ma intenso dialogo, rapiscono la nostra adorata figlioletta (derubandoci, inoltre, del nostro cavallo e della nostra fedele colt). A questo punto è chiaro lo scopo dell’avventura: trovare i banditi e salvare la nostra piccolina. Per far questo bisogna indagare nel nostro paesino, districandoci tra ubriaconi, prostitute, sceriffi e altri animali da saloon. Il gioco si presenta come molto interessante, e la presenza di parecchi personaggi non giocatori rende indispensabile il dialogo con loro, peraltro molto ben fatto. Sebbene non ci siano enigmi da risolvere, dovremmo impegnarci veramente a fondo per arrivare alla fine dell’avventura: com’è ormai consuetudine del buon Tommaso, l’avventura non è certo delle più semplici; la mancanza di aiuti e suggerimenti, poi, non migliora certo la situazione. Altri due pregi di “Old West” sono l’abilità del programmatore nel prevedere anche i comandi meno “frequenti”, ma in ogni caso possibili (se nell’inventario abbiamo una pistola, per esempio, possiamo decidere di far finire prima l’avventura con un disperato suicidio) e l’ottima e particolareggiata ricostruzione di personaggi e ambienti tipici del west, come il maniscalco, lo sceriffo e il barista o come il saloon, la banca e l’hotel. Purtroppo non è oro tutto quel che luccica (e Old West luccica parecchio): purtroppo c’è una grossa falla, che farà imbestialire molti giocatori. L’avventura, infatti, oltre ad essere di difficilissima soluzione, è incompleta. Non solo non riusciamo a salvare la nostra bambina e assicurare ai banditi un posticino in gattabuia o sottoterra, ma non esiste nemmeno lo scontro finale: il gioco, infatti, si interrompe a metà. A mio avviso sarebbe stata un’ottima mossa se, una volta rilasciata questa prima metà dell’avventura, l’autore avesse scritto e rilasciato in tempi non eccessivamente lunghi la seconda parte: una volta pubblicato il secondo episodio, infatti, i downloads “si sarebbero sprecati”. Evidentemente il buon vecchio Caldarola non è stato dello stesso parere: sono passati ben due anni (l’avventura è del 2001, ndr) e del secondo episodio non si è saputo nulla. “Old West - ep. I” è infatti una bellissima avventura, ma purtroppo incompleta. Il fatto, poi, che nel titolo sia presente l’espressione “episodio I” fa più pensare ad una seconda parte “in lavorazione” piuttosto che ad una fine prematura. In ogni caso, non arrabbiamoci troppo: nonostante tutto “Old West” è - e questa, in finale, è l’unica cosa che conta - un’ottima avventura, che peraltro ha meritato un dignitoso terzo piazzamento nel premio “Avventura testuale dell’anno - ed. 2001”.

riktik : Ok ho terminato l’avventura, così non ti rompo più le scatole (fino al 2° episodio). L’avventura è carina ed intrigante e poi affronta il mondo del far west, quindi impossibie che non piaccia! Il sistema dei dialoghi (una volta presa la mano) non è male anche se probabilmente sarebbe meglio (anche se mi rendo conto molto difficile) aumentare le risposte e gli argomenti sensibili, soprattutto le informazioni sui vari personaggi di coreografia (pettegolezzi e cazzi vari anche fuorvianti o di aiuto) così da non avere spesso quella sensazione di ripetere sempre le stesse domande. La storia non mi sembra molto originale (introduzione ripresa para para da outlaw by lucas) e un po’ lenta: non ci sono molti colpi di scena [tizzone d’inferno avrei scommesso qualsiasi cosa su un tradimento di Josh]. Mi piace però l’impostazione del tempo e degli edifici che aprono e chiudono (anche se non si sa che fine facciano l’impiegato e il maniscalco quando chiudono bottega), danno ritmo all’avventura e impediscono di girare troppo a vuoto in azioni inutili. Le stesse locazioni ad eccezione del saloon però sono assai scarne (immagino per semplicità di programmazione) ad esempio la casa del protagonista è veramente triste. Mi sarebbe piaciuto (da appassionato) l’inserimento di citazioni e riferimenti precisi al western reale ma sopratutto cinematografico (che ne so tipo una moneta dentro la sputacchiera da “un dollaro donore” oppure guardando i giocatori una descrizione della “mano del morto” e così via). comunque complimenti aspetto ansioso il 2°capitolo

Chiara Quintili : esimio professor caldarola, le scrivo per comunicarle che la sua splendida avventura, intitolata “pecos town”, mi sta facendo letteralmente sudare sette camicie, tant’è che oggi (invece che studiare) ho passato la giornata davanti al pc! in questo momento mi sono bloccata inesorabilmente: continuo a rapinare la banca e lo sceriffo infamone continua imperterrito ad arrestarmi, causando la mia precoce morte. mi potrebbe gentilmente comunicare cos’è che sbaglio? mi farebbe un grosso favore, poichè se riesco a terminare questa avventura è probabile che io mi rimetta a studiare e possa evitare la bocciatura al mio imminente esame di sociologia….. La ringrazio in anticipo distintissimi saluti “Pecos Town è davvero ben fatta e divertente. ecco, io preferisco avventure così”

Suggerimenti

Soluzione

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